Quando la pallacanestro viene giocata in carrozzina da persone con disabilità fisica diventa basket in carrozzina, riproduce in ogni suo aspetto tattico e tecnico la pallacanestro tradizionale, ma con i dovuti e appropriati accorgimenti.
La IWBF (International Wheelchair Basketball Federation) è l’organizzazione internazionale che si occupa di regolamenti e categorie.
Lo scopo della classificazione di un giocatore nel basket in carrozzina è di assicurare a ciascun giocatore le stesse opportunità di essere membro integrante della squadra. Ogni giocatore sarà classificato con un punteggio che va da 1 a 5, inversamente proporzionale all’importanza del suo handicap. I fattori principali che determinano la classe di un giocatore sono:
Funzionamento del tronco – Funzionamento degli arti inferiori – Funzionamento degli arti superiori – Funzionamento della mano.
In sintesi, più grave è l’handicap, meno alto sarà il punteggio attribuito. I punteggi di classificazione sono quindi 0.5, 1.0, 1.5, 2.0, 2.5, 3.0, 3.5, 4.0, 4.5 e 5. Il punteggio 5 viene attribuito d’ufficio agli atleti normodotati che sotto certe condizioni possono prendere parte ai vari campionati in Italia (ora non possono più giocare).
In Italia il punteggio totale consentito della squadra in campo è: Campionato A1 – 14,5 punti – Nelle competizioni internazionali: Paralimpiadi – 14 punti
Per praticare questo sport è necessaria una carrozzina specifica per il basket in carrozzina. Si caratterizza principalmente per l’asse delle ruote, non parallela al suolo, bensì con un’angolazione variabile da 12 a 20 gradi. Il mezzo dovrà essere obbligatoriamente dotato di una o due piccole ruote posteriori che impediscono il ribaltamento. È inoltre necessaria una barra orizzontale di protezione anteriore per salvaguardare piedi e gambe dei giocatori. Le carrozzine sono prodotte su misura. In effetti è necessario che la carrozzina corrisponda perfettamente alle caratteristiche morfologiche del giocatore nonché alle sue attitudini fisiche. Chiedere ad un giocatore di usare una carrozzina diversa dalla sua, è come chiedere ad un maratoneta di correre con delle scarpe di misura diversa dalla sua. Negli ultimi anni le tecniche di costruzione ed i materiali si sono notevolmente evoluti. Fino a pochi anni fa telaio e ruote erano di acciaio. Oggi ha fatto la sua apparizione il titanio che ha permesso di alleggerire le carrozzine del 30% permettendo migliori accelerazioni ed una più elevata maneggevolezza. Anche le ruote hanno beneficiato del progresso tecnologico ed oggi vengono realizzate in carbonio o fibre di vetro garantendo maggiore rigidità con un peso inferiore. Va da sé che questa tecnologia ha un prezzo elevato. Per l’acquisto di una carrozzina da competizione bisognerà considerare un costo che si aggira tra 4500 e 5000 Euro.
Prima di ogni partita è compito dell’arbitro controllare la perfetta regolarità di ogni carrozzina (dispositivi di sicurezza, altezza di cuscini, imbottiture delle barre orizzontali posteriori, altezza da terra della pedana ecc.).Il basket per disabili, così come il basket per normodotati, è uno sport in cui due squadre, formate rispettivamente da cinque giocatori, si affrontano per segnare con un pallone nel canestro avversario. Le partite di basket in carrozzina durano 40 minuti, 4 periodi di 10 minuti di gioco effettivo, con un intervallo a metà partita (fra il 2° ed il 3° periodo) che dura dai 10 ai 20 minuti.
I giocatori hanno a disposizione 24 secondi per concludere un’azione di gioco, altrimenti il possesso della palla passa alla squadra avversaria. Se la squadra che detiene il possesso palla tocca il ferro con la palla, si avranno a disposizione altri 14 secondi per concludere l’azione.
Le regole del gioco sono praticamente identiche a quelle del basket per normodotati.
L’ “INFRAZIONE DI PASSI” è stata adattata. Sono consentite due spinte di ruote mentre il giocatore ha il pallone sulle cosce, la terza spinta equivale a “PASSI”.
Il “DOPPIO PALLEGGIO” opera analogamente al Basket per normodotati, non essendo consentita la ripresa del palleggio una volta interrotto.
Il vantaggio fisico, una regola propria del basket in carrozzina, comporta la perdita del pallone e talvolta 2 tiri liberi. Si contesta il vantaggio fisico quando il giocatore in possesso di palla:
– si solleva dalla carrozzina, p.e. al rimbalzo, per ricevere palla o per tirare
– facendo oscillare la propria carrozzina, fa sì che la pedana dei piedi tocchi il suolo
– tocca il suolo con una qualsiasi parte del corpo che non siano le mani.
Sollevarsi dalla carrozzina deliberatamente è punito con fallo tecnico.